Accogliamo con favore le dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, che delineano una visione responsabile e strategica sul futuro del sistema previdenziale italiano.

Condividiamo pienamente l’esigenza di agire su due direttrici fondamentali:
1. Promuovere occupazione stabile e qualificata è la priorità per rafforzare la sostenibilità dell’intero impianto previdenziale. Solo con un aumento strutturale dei lavoratori attivi e regolarmente contribuenti si potranno garantire le pensioni di oggi e di domani. Occorrono politiche attive del lavoro efficaci, incentivi mirati per le imprese, sostegno alla formazione continua e alla transizione generazionale, soprattutto nei settori produttivi più dinamici ma anche in quelli tradizionali in cui si registra un forte ricambio.
2. Potenziare la previdenza complementare è una scelta strategica che va sostenuta con interventi normativi e fiscali capaci di renderla realmente accessibile e attrattiva, in particolare per giovani e lavoratori autonomi. È necessario consolidare la cultura previdenziale nel Paese, anche attraverso campagne informative e strumenti semplici, trasparenti e sicuri.
Positiva e condivisibile anche la scelta di non intervenire automaticamente sull’aspettativa di vita come parametro rigido per l’età pensionabile: serve flessibilità, capacità di valutare i diversi contesti lavorativi e sociali, equilibrio tra sostenibilità economica e giustizia sociale.
Come Unsic, Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, siamo pronti a contribuire con proposte concrete e spirito costruttivo a un confronto serio e continuativo sul futuro della previdenza. L’obiettivo comune deve essere quello di costruire un sistema equo, sostenibile e in grado di garantire certezze alle nuove generazioni.
Lo afferma in una nota il presidente nazionale dell’Unsic, Domenico Mamone.
Giampiero Castellotti